Qual è il tuo segreto più osceno?
Iniziamo a definire la a sessualità: di certo un tema culturale delicato, sotto le influenze sociali del peggior moralismo, rigidamente condannato dalla Chiesa in quanto considerato peccato mortale. Il sesso è stato analizzato anche dal diritto,e in quanto sottomesso anche questo al giudizio della legge, viene preso in considerazione soprattutto se si è portato avanti un comportamento immorale, anche quando donna cerca uomo. Alcuni desideri sessuali apparentemente innaturali sono stati definiti ‘parafilie’ o ‘ disturbi parafilici’ dalla tradizione medica, come se fossero patologicamente sintomatici. Tra questi, l’esempio da cui daremo inizio alla nostra anlisi è il celebre BDSM.
La perversione e la sua condanna sociale
Quando si usa il termine perversione, si usa una parola con un’ accezione mirata a condannare desideri e azioni all'interno di un ampio campo aperto della sessualità e dell'erotismo. Un range che viene, sopratutto, correlato al feticismo in maniera quasi automatica.
Questa parola funziona come talismano linguistico, un nome magico che se detto ad alta voce spaventa, e appone un'etichetta discriminatoria su qualcosa che deve essere socialmente eliminato.
Questo perché la perversione non un significato indipendente, ma riflette le paure dell’individuo. Ciò che fa un feticcio verbale è funzionare come in un vuoto in cui il suo effetto emergente sembra una specie di condanna.
Insieme al feticismo ed altri tipi di perversioni, IL BDSM è stato classificato come parafilia, quindi la sua immagine popolare è legata all’offensività. Tuttavia, risulta tra i più accettati, visto che gioco con gli escrementi umani, può essere più difficile da accettare come normale (coprofilia).
Ma il bdsm è davvero una perversione? Può essere considerato come un disturbo?
Partiamo dal presupposto che questi due termini non debbano essere necessariamente condannativi; la loro tropologia al giorno d’oggi può essere ironica e persino creativamente giocosa. La situazione muta quando le convenzioni sociali e le abitudini cambiano a loro volta, come nel caso dell’omosessualita in molte culture rese liberali solo di recente.
Chiamare bdsm sesso perverso gli assegna una caratterizzazione essenzialmente negativa, in definitiva discriminatoria.
Se si vuole ensurare o condannare un tipo di desiderio, bisogno o azione non si dovrebbero usare termini creati ad hoc solo con lo scopo di denunciare, sebbene l’etichettatura negativa ha radici bibliche: il desiderio è sempre stato accostato al concetto di peccato. Mettere in relazione metonimicamente il peccato con l'immoralità è una condanna che si trasforma in un giudizio universalizzabile.
Proprio in questo modo si è arrivati nel ventunesimo secolo con enormi complessi che ancora ci ostacolano, perché ormai il ‘peccato’ è diventato applicabile alla vita sociale quotidiana, acquisendo un tono di significato extrareligioso. Basta avere una semplice avversione per qualcosa che ci si impegano pochi minuti per farla diventare virale, mediatica e distruggero un concetto che fino a quel giorno è stato ignorato o considerato nella norma. In fondo, anche nel Medioevo il BDSM è esistivo, anche se non aveva un vero e proprio nome.
Definendo il bdsm malato, innaturale o peccaminoso lo rendiamo una delle attività condannate dalla comunità medica. Chi ha il coraggio, però, di chaimarlo pubblicamente criminale? Bisognerebbe specificare i motivi della propria condanna perché nessuna cosa negativa può essere cattiva a modo suo e in modalità speciale.
Tuttavia, parlare di perversione non dice molto sul sesso; il sesso è comunque irrimediabilmente contorto in tutte le sue forme, a prescindere dalla presenza di un ipotetico distubo.
Chi dice che il vanilla sex è una cosa semplice? Eppure, viene considerato ‘nella norma’ dalla gente comune...
Siamo sicuro che dando priorità al sesso vanigliato o alla semplice l'attività riproduttiva umana, risolviamo le tendenze fuori dal comune della mente umana?
Non esiste una buona risposta. Solo see causano un vero danno sociale, commettono un reato e un crimine, diventa una preoccupazione diversa. Se il desiderio legato al bdsm ricerca il dolore e la sofferenza intollerabili... una persona sta indirettamente chiedendo un aiuto a livello di assistenza medica. Non è così per tutti, però. C’è semplicemente chi vuole sperimentare. Quindi siamo sicuri che sia il BDSM il problema? Forse è l’individuo stesso a doversi porre le proprie personali domande e trarre le proprie personali conclusioni.
Il disturbo sessuale è un problema personale, da non associare alle etichette. Ognuno possiedere una perversione, che sia viva nella propria mente o che sia bene sotterrata nei meandri dell’anima.
Il problema non è generato dal bdsm; molti appassionati di bdsm sono persone felici e realizzate.
Di seguito, analizzeremo quali desideri sessuali osceni sono i più diffusi.
I 15 desideri osceni altamente diffusi
Esibizionismo: le persone che adorano esporre i propri genitali ad un estraneo che non se l’aspetta sono comunemente chiamati ‘esibizionisti’. Anche se verrebbe da pensare subito alla classica scena del maniaco nudo sotto l’impermeabile, è uno dei desideri solitamente maschili che si manifestano anche in modi più eleganti.
Feticismo per i sex toys: diffuso tra chi fa uso di oggetti inanimati che come il vibratore, progettati per la stimolazione dei genitali per procurarsi l’orgasmo.
Frotteurismo: toccare o strusciarsi su una persona non consenziente.
Zoofilia: attrazione sessuale verso gli animali.
Masochismo: provare eccitazione sessuale nell’essere umiliati, picchiati o fatti soffrire in qualsiasi altro modo possibile.
Sadismo: come per il masochismo, ma ci si trova dall’altro lato del gioco di ruolo. Azioni non simulate in cui impartire sofferenza fisica e psicologica sugli altri provoca eccitazione senza limiti.
Travestitismo: eccitazione di un maschio etero nel vestirsi con abiti femminili, indossando parrucche, utilizzando del make-up.
Voyeurismo: eccitarsi nell’ osservare un soggetto mentre è nudo o è impegnato in attività sessuali, senza ovviamente che lui ne sia consapevole.
Parafilia Non Altrimenti Specificata (NAS): Questa categoria codifica quelle parafilie che non soddisfano i criteri di nessuna delle precedenti ma che hanno un peso superiore a livello diagnostico. Tra gli esempi più diffusi si trovano:
- Scatologia telefonica: l’eccitazione si ricava molestando tramite telefonate oscene.
- Necrofilia: Attrazione sessuale nei confronti dei cadaveri.
- Parzialismo: eccitazione ricavata da un’esclusiva parte del corpo.
- Cropofilia: Eccitazione sessuale tramite uso delle feci.
- Urofilia: Eccitazione sessuale tramite uso delle urine.
- Clismafilia: Eccitazione sessuale tramite l’utilizzo di clisteri.